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Costruita da una benestante famiglia di mercanti nel XIII secolo, la villa ha un passato ricco e intenso. Boccaccio, uno dei primi autori del Rinascimento Italiano, scrisse una novella raccontando della villa e del suo proprietario nel suo “Decameron”, che fu pubblicato nel 1353.
Alle sue origini, essa era una delle più grandi e costose ville sulla Costiera Amalfitana, e crebbero diverse legende riguardo un tesoro nascosto al suo interno.
Nel XIV secolo la Famiglia Rufolo vi organizzò banchetti per Re Roberto II di Napoli e altri reali Normanni.
Quando Sir Francis Neville Reid, un botanico scozzese, visitò la villa nel 1851, l’età e l’abbandono avevano preso piede nella villa e molte delle stanze erano cadute in rovina. Reid, comunque, si era innamorato delle due Torri Moresche e delle ampie vedute. Egli comprò la villa e iniziò un esteso rinnovamento dei giardini e delle camere rimanenti.
Quando Richard Wagner, il famoso compositore tedesco, visitò la villa nel 1880, rimase così colpito da ciò che vide che esclamò la sua nota citazione: ”Ho trovato il giardino incantato di Klingsor”.
Wagner, che al momento della sua visita aveva 67 anni, fu così inspirato che decise di restare a Ravello abbastanza da poter comporre il secondo atto del’Parsifal, un’opera su cui aveva lavorato per oltre due decadi.
In caso non avesse visitato la Villa Rufolo, potrebbe non aver mai completato l’opera, dal momento che morì solo tre anni più tardi.
Oggi, lo spirito di Wagner continua a vivere a Ravello.
Il paese è divenuto noto con il nome di città della musica, e durante le passate decadi la Villa Rufolo è stata scenario di una vasta serie di concerti annuali estivi che racchiudevano: concerti di piano, musica da camera, e grandi esecuzioni orchestrali su di un palcoscenico costruito a picco sul Mar Mediterraneo e sulla frastagliata Costiera Amalfitana sottostante.
I giardini e i parchi della Villa Rufolo sono aperti durante tutto l’anno ed attraggono visitatori da tutto il mondo.
Giustapposti contro il mare, il cielo, i pini marittimi, e la Chiesa dell’Annunziata sottostante, i giardini, con la loro profusione di fiori, contribuiscono ad aggiungere un tocco di magia.
Non c’è da meravigliarsi che Wagner la trovò così ispiratrice. La villa stessa contiene due enormi torri e la più grande di esse (Torre Maggiore) si erge affianco al magnifico chiostro in stile Moresco.
A causa dei suoi magnifici giardini, dell’architettura Moresca, e delle ispiranti viste, Villa Rufolo é spesso descritta come una versione in miniatura della famosa Alhambra spagnola.
Venite e scoprite voi stessi cosa rende Villa Rufolo così incantata.
...e anche l'altra villa famosa e i suoi giardini: Villa Cimbrone
Robert Walker, avvocato, economista e consulente, che ha lavorato a Washington D.C. per oltre 30 anni, è l’ autore di “Discovering Ravello” – in Italiano, “Scoprire Ravello” – un piccolo manuale riguardante la storia e le attrazioni di Ravello. Lui e sua moglie Chris Apel, visitaronoper la prima volta Ravello, circa 25 anni fa, e sono stati assidui visitatori da allora. Sua moglie, artista pluripremiata, ha recentemente creato un sito (www.discoveringravello.com) per mettere in mostra i suoi dipinti di Ravello. Loro vivono ad Alexandria in Virginia, USA.
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